Tivicay nel trattamento della infezione da virus HIV in adolescenti e adulti
Tivicay è un medicinale antivirale che contiene il principio attivo Dolutegravir. Trova indicazione in associazione
con altri farmaci per il trattamento di adulti e adolescenti di età superiore ai 12 anni con infezione da virus dell’immunodeficienza umana di tipo 1 ( HIV-1 ), un virus che provoca la sindrome da immunodeficienza acquisita ( AIDS ).
Tivicay è disponibile in compresse ( 50 mg ). La dose cambia a seconda che l’infezione sia resistente o si supponga essere resistente ai medicinali della classe a cui appartiene Tivicay ( inibitori della integrasi ).
Nei pazienti con infezione senza resistenza agli inibitori dell'integrasi, la dose consueta è una compressa al giorno; tuttavia, se Tivicay è somministrato in associazione ad altri medicinali che ne diminuiscono l’efficacia, la dose è incrementata a una compressa due volte al giorno.
La dose è di una compressa due volte al giorno nei pazienti in cui l’infezione sia resistente o si supponga essere resistente agli inibitori della integrasi; in questi pazienti occorre evitare la somministrazione concomitante di Tivicay e di altri medicinali che ne riducono l’efficacia. Benché solitamente Tivicay possa essere assunto con o senza cibo, i pazienti con un’infezione resistente a questa classe di medicinali devono assumere Tivicay in corrispondenza dei pasti, poiché il cibo favorisce l’assorbimento del medicinale.
Il principio attivo di Tivicay, Dolutegravir, è un inibitore della integrasi. L’antivirale blocca un enzima, denominato integrasi, di cui il virus dell’HIV ha bisogno per creare nuove copie di sé nell’organismo.
Se somministrato in associazione con altri medicinali, Tivicay contribuisce a prevenire la diffusione dell’HIV e mantiene bassa la quantità di virus in circolazione nel sangue.
Tivicay non cura l’infezione da HIV o l’AIDS, ma può ritardare i danni prodotti al sistema immunitario e l’insorgenza di infezioni e malattie associate all’AIDS.
Tivicay si è dimostrato efficace nei confronti dell’HIV-1 nell’ambito di 4 studi principali. Il principale parametro di efficacia in tutti gli studi era il tasso di risposta, vale a dire la percentuale di pazienti nei quali si osservava una riduzione della quantità di virus ( carica virale ) nel sangue a meno di 50 copie di HIV-1 RNA per ml.
Due studi sono stati condotti su pazienti che non erano stati sottoposti in precedenza a una terapia contro l’HIV: a) Nel primo di questi studi, cui hanno partecipato 822 pazienti, Tivicay assunto una volta al giorno è stato messo a confronto con Raltegravir ( un altro inibitore della integrasi ), entrambi somministrati in associazione con altri due medicinali per la cura dell’HIV appartenenti a una diversa classe ( cosiddetti inibitori nucleosidici della transcriptasi inversa o NRTI ): l’88% dei pazienti ( 361 su 411 ) trattati con Tivicay e l’85% dei pazienti ( 351 su 411 ) trattati con Raltegravir hanno risposto dopo 48 settimane di trattamento; b) Il secondo studio è stato condotto su 833 pazienti, ai quali è stata somministrata una combinazione di Tivicay e due NRTI o una diversa combinazione di tre farmaci ( Atripla ) che non comprendeva un inibitore dell’integrasi. Il tasso di risposta a 48 settimane è stato dell’88% dei pazienti ( 364 su 414 ) nel gruppo trattato con Tivicay e dell’81% dei pazienti ( 338 su 419 ) nel gruppo trattato con Atripla.
Altri due studi hanno indagato l’efficacia di Tivicay in soggetti sottoposti in precedenza a una terapia dell’HIV senza esito positivo: d) il primo di questi studi è stato condotto su 715 pazienti nei quali la precedente terapia non prevedeva l’uso di un inibitore della integrasi e nei quali, pertanto, si supponeva che l’infezione non fosse resistente a questa classe di medicinali. I pazienti sono stati trattati con una combinazione di medicinali per la cura dell’HIV che comprendeva Tivicay o Raltegravir. Il tasso di risposta a distanza di 48 settimane è stato del 71% nei pazienti trattati con la terapia a base di Tivicay e del 64% nei
soggetti trattati con la terapia a base di Raltegravir; e) Al secondo studio condotto su soggetti sottoposti in passato a una terapia hanno partecipato 183 pazienti con infezione resistente a un precedente trattamento a base di un inibitore dell’integrasi ( la loro infezione, quindi, mostrava resistenza a varie classi di medicinali, compresi gli inibitori dell’integrasi precedentemente utilizzati ): aggiungendo all’altra terapia una dose di Tivicay assunta due volte al giorno si è ottenuto un tasso di risposta del 69% a distanza di 24 settimane dall’inizio del trattamento.
Gli effetti indesiderati più comuni di Tivicay ( che possono riguardare più di 1 persona su 10 ) sono: nausea, diarrea e cefalea. Tra gli effetti avversi più gravi riferiti si annoverano una reazione anomala di grave ipersensibilità ( allergia ), caratterizzata da rash e possibili effetti a carico del fegato.
Tivicay non deve essere somministrato in concomitanza a Dofetilide, un medicinale usato nella cura delle aritmie cardiache, a causa della comparsa di potenziali effetti indesiderati gravi.
Inoltre, può essere necessario aggiustare la dose di Tivicay nell’eventualità in cui siano somministrati in concomitanza altri medicinali.
Il Comitato per i medicinali per uso umano ( CHMP ) dell’Agenzia Europea ( EMA ) ha deciso che i benefici di Tivicay sono
superiori ai rischi e ha raccomandato che ne venisse approvato l’uso nell’Unione Europea.
Il Comitato ha concluso che l’efficacia del medicinale sia stata dimostrata sia nei pazienti non sottoposti in precedenza ad
alcuna terapia sia nei soggetti precedentemente trattati, compresi i soggetti con infezione resistente agli inibitori della integrasi.
In generale, il medicinale è stato ben tollerato, nonostante il CHMP abbia osservato un possibile rischio di gravi reazioni di ipersensibilità, sia pur infrequenti.
È stato elaborato un piano di gestione del rischio per garantire che Tivicay sia usato nel modo più sicuro possibile. In base a tale piano, al riassunto delle caratteristiche del prodotto e al foglio illustrativo di Tivicay sono state aggiunte le informazioni relative alla sicurezza, ivi comprese le opportune precauzioni che gli operatori sanitari e i pazienti devono prendere. ( Xagena2014 )
Fonte: EMA, 2014
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